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A BEPPE RINALDI DI FRANCESCO FALCONE

Beppe mi pareva inarrivabile, un’aquila che ondeggiava nel cielo di Langa, col suo naso aquilino (appunto) e le ali della sua intelligenza., fu così carismatico e così diverso da tutti gli altri, da ricordarlo oggi come un gigante, un drago, una figura mitologica. Talmente libero e cazzuto che io ogni volta faticavo a confrontarmi con lui in modo sereno, faticavo ad avere con lui un rapporto paritario. Ed è stato così, sempre. Leggi tutto

IL BUON VINO NATURALE DI FRANCESCO FALCONE

Ogni vino naturale quando è sano porta conforto ai nostri sensi e radici nella nostra memoria. Il vino naturale quando è buono si beve con tale gioia che poi si fatica a scegliere altro. Il vino naturale quando è serio sembra inventare nuovi racconti dei luoghi in cui origina, così che ogni volta è una sorpresa. Il vino naturale quando è autentico sprizza energia e nutre la nostra immaginazione, creando quasi una dipendenza nel bevitore sensibile al genere. Leggi tutto

IL NEBBIOLO, VINO PER DEGUSTATORI PAZIENTI di Francesco Falcone

Il vino Nebbiolo non si dà a chiunque e anzi esige attenzione, preparazione e passione. Il vino Nebbiolo è cieco e sordo alle esigenze del prossimo, se ne frega di piacere, di ammiccare, di apparire disinvolto e piacione: niente di niente. Il vino Nebbiolo partecipa al mondo con aria di sprezzante superiorità, facendo di tutto per garbare a pochi; non corre, non vola, non sorride e non è quasi mai capace di privilegiare gli elementi più consolatori che buona parte dei bevitori ricercano. Leggi tutto

ALTO ADIGE, UNO SGUARDO CRITICO Di Francesco Falcone

Il primo aspetto che dell’Alto Adige rimane negli occhi del viaggiatore, è la luce. Nitida, brillante, verticale, un laser tra frutteti e vigneti, tra montagne e fiumi. Poi c’è il vento, che tira forte: è il tiepido Favonio (Föhn in tedesco), che spazza via le nuvole e rende miti le temperature diurne: esso si presenta quando le correnti d'aria, nel superare le Alpi, arrivano lungo la Valle dell’Adige perdendo parte della propria umidità per aver scaricato a monte le precipitazioni più minacciose. Dopodiché i terreni, calcarei o basaltici, bianchi o rossi, più o meno argillosi, ma sempre leggeri, permeabili, in grado di conservare l’opportuna sanità anche nelle stagioni più difficili. Leggi tutto

Sommelierdellasera? Ma chi siete?

Sapete perché le nostre serate hanno successo? Perche non hanno un fine logico da capire, una convenienza e calcolo di mercato. Con tanto autoreferenzialismo si pensa... che categoria importante è quella del sommelier, in realtà la vita da sommelier è dura, .... Leggi tutto

Sei cose sul significato della parola “confine”, degustando vino. Di Francesco Falcone

La prima cosa che mi passa per la testa al suono della parola “confine” è che di confini nella vita abbiamo bisogno, per distinguere il bene dal male, ad esempio. Ne abbiamo bisogno per valicarli, naturalmente, per andare a conoscere ciò che ci è ignoto. Ne abbiamo bisogno per educarci al rispetto, alla custodia, alla tutela. Ne abbiamo bisogno per auspicare il viaggio, per desiderarlo, per programmarlo, per studiarlo, per sognarlo. E di confini abbiamo bisogno nel vino, per distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo, ciò che è bello da ciò che è brutto, ciò che è artigianale da ciò che è industriale, ciò che ha sapore da ciò che è insipido, ciò che è vivo da ciò che è morto. Leggi tutto

I PARADOSSI DELLA DEGUSTAZIONE Di Francesco Falcone

La degustazione è come l’inizio della primavera, instabile e irrisolta: un profumo e un gusto, una sensazione e una riflessione possono emergere come un lampo e poi estinguersi bruscamente, per ragioni pressoché misteriose, come misteriose sono quelle giornate di marzo, in cui il sole si alterna alla pioggia e il caldo al freddo, senza alcun preavviso. Leggi tutto

LA RELAZIONE CON IL VINO Di Francesco Falcone

Per noi degustatori, quella col vino è una relazione. E come tutte le relazioni, a distanza di tempo, potrebbe rilevarsi ripetitiva, faticosa, noiosa. Vuoi per pigrizia, vuoi per consuetudine, ma ancora più spesso per paura che cambiare qualcosa possa metterci in difficoltà, possa rubarci le nostre certezze, possa scoprire le nostre debolezze, possa svelare la nostra immaturità. Ai tanti degustatori che si proteggono nelle loro rassicuranti convinzioni, per cui un rosso è un rosso, un bianco è un bianco, uno spumante è uno spumante; per cui un rosso è tannico, un bianco acido, uno spumante gasato; per cui un rosso va servito caldo, un bianco freddo, uno spumante gelido. Ecco, a quei degustatori lì, alcuni di loro anche molto dotati; a quei degustatori che preferiscono seguire il percorso di sempre, nel pieno di un comfort regolato da protocolli ortodossi che usano come uno scudo per difendersi da ogni eventuale deviazione, da ogni possibile tentazione; ecco, io a quei degustatori suggerirei di fare un passo avanti, prima di entrare nel tunnel di quella relazione ripetitiva, faticosa, noiosa. Leggi tutto

LA NUOVA UMANITÀ DELLA DEGUSTAZIONE Di Francesco Falcone

Quello della degustazione è diventato un mondo aperto e assai più popolato di un tempo. Negli ultimi vent’anni anni un grosso numero di persone che prima non vi aveva sostanziale accesso, è entrato nel club.Oggi tante donne e tanti uomini hanno a cuore la degustazione, che stimola l’incontro con il vino, con i suoi luoghi e con la sua gente, in un circolare movimento dialogico, nel quale si ascolta e si parla, si riceve e si dà. Che ci porta a ricordare col cuore. Ricordare non è rammentare: posso rammentare una legge e una formula, quindi qualcosa che connetta la memoria all’intelletto. Ma il vino, il suo sapore, le persone con cui l’ho bevuto, li ricordo con le viscere, li ricordo con affetto e calore. Leggi tutto

CINQUE PIATTI ESTIVI SOTTO L'OMBRELLONE E L'ABBINAMENTO IDEALE

L’estate è fatta per i piatti freschi o leggeri, perché il caldo ci spossa e mangiare non ci deve richiedere troppo impegno, così come è preferibile evitare di mettersi ore ai fornelli. Ma una volta scelto un buon piatto fresco per il nostro pranzo o per la nostra cenetta estiva, cosa ci beviamo? Perché per l’acqua abbiamo tutto il giorno, ma a fianco di un piatto azzeccare l’abbinamento vincente regala più gusto, col piacere di un sorso che ravviva il gusto del cibo, offrendo quella gioia che chi ama il vino ben conosce. Leggi tutto

IL PINOT NOIR APPUNTI PER UNA LEZIONE Di Francesco Falcone

Come il volo dell’uccello, come il muretto ammaccato dal tempo, come quel settembre che ha malinconia dell’estate, come i piccoli grappoli di Pinot Noir, afflitti da acinellatura, nelle grandi vigne di Vosne Romanée. Cose semplici che danno il senso dell’eternità. Leggi tutto

Domenico Clerico, alle origini del nuovo Barolo Di Francesco Falcone

L’ho tirata fuori dal cassetto dei ricordi e rileggendola mi sono accorto che ha ancora qualcosa d’interessante da dire, per tanti appassionati. Domenico non c’è più, la morte se lo è portato via nella bollente estate del 2017. Aveva 67 anni. Il mio, è un modesto contributo per non dimenticarlo. <> Leggi tutto

Bevi meglio, TREGUSTA! A noi piace così

Abbiamo schede brevettate per ogni valutazione, abbiamo valutazioni capaci di smontare un bicchiere di vino nei componenti di base, valutatori capaci di analizzare quei componenti e dare ad ognuno un voto. E’ indubbio che la qualità sia sempre da pretendere e difendere. Siamo però capaci di valutare il vino sulla base del piacere regalato? Siamo sicuri che il consumatore di vino sappia abbinare la qualità al piacere ? Non dovrebbe essere doveroso promuovere questo binomio per fare crescere la platea dei buoni produttori e dei buoni consumatori ? Leggi tutto

LA BARBERA E IL BARBERA APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI Di Francesco Falcone

Se è vero che il vino custodisce la memoria degli uomini e dei luoghi, allora la Barbera racconta molto del Piemonte e dei piemontesi. <> scrisse Paolo Monelli in Optimus Potor. Uomini e donne che producono e bevono vini seri e robusti, che sanno invecchiare bene. Leggi tutto

La vendemmia perfetta! Brunello 2010

Cosa ha di speciale l’anno 2010? Inverno e primavera ricchissimi d’acqua. Luglio molto molto caldo. La maturazione è stata lenta e regolare per cui la maturità tecnologica (acidità e zuccheri) è andata di pari passo con quella polifenolica e i vinaccioli si sono lignificati all’inizio di settembre. I grappoli che arrivavano in cantina erano perfetti quelli che ogni vignaiolo sogna’ Donatella Cinelli Colombini Leggi tutto

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