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Un vitigno autoctono di grande successo il “Barbarossa”

  • Un vitigno autoctono di grande successo il “Barbarossa”

Dal  “Salotto culturale della Romagna” La Fattoria Paradiso“, nasce un grande vitigno autoctono con una storia incredibile e di successo.

uvabarbarossa (1)Qui troviamo un vitigno particolare “il Barbarossa” da una vecchissima vigna di sangiovese che ha quasi 150 anni che non produceva più, pronta a essere demolita per lasciare posto a un impianto nuovo.

Mario Pezzi girando tra le viti e assaggiando i chicchi d’uva senti un acino diverso, dal  sapore e profumo non poteva essere sangiovese. Anche dall’aspetto del grappolo e vite era diverso acino rosso violaceo, foglia poco frastagliata e verde inteso.

Pezzi chiamò docenti della Facoltà di Agraria dell’Universitàdi Bologna nessuno capì che vitigno fosse.

Cominciarono gli innesti e nel 1970 vennero commercializzate le prime bottiglie. Il vino prodotto era rosso granata carico, corposo austero con profumi di rosa appassita e viola mammola, che si abbinava a piatti forti, carne e formaggi erborinati.

Ne usci un vino di grande invecchiamento anche 30 anni, fu chiamato ‘barbarossa’ in onore di Federico che visse per due anni nella rocca di Bertinoro denominata “del Barbarossa”.

Scelto dall’Università di  Bologna per i festeggiamenti dell’Alma Mater Studiorum Secularia Nona, degustato da il Re Juan Carlos di Borbone e  sua Altezza Carlo d’Inghilterra.

Giudicato da Veronelli “bandiera” conferendogli i tre chapeaux spicca per la sua ‘elegante riconoscibilità’, tra i primi tre vini autoctoni del mondo, Oscar del Vino,Vignaiolo del Mondo e tanti altri premi.