Dalla culla del franciacorta Cristina Ziliani ci racconta la storia di Berlucchi
Venerdì 27 Novembre, Castello di Lana.
L’emozione di ascoltare direttamente da Cristina Ziliani il sogno di suo padre, creare un metodo classico accessibile economicamente a tutti e di altissima qualità e che ora è una grossa realtà mondiale. Un sogno iniziato a metà anni 1950, quando un giovane enologo, Franco Ziliani, comincia una sfida difficile in una zona dove mancavano le basi e le attrezzature creare un metodo classico alla francese simile allo champagne.
L’incontro tra di Franco Ziliani e Guido Berlucchi discendente dei conti Lana de Terzi, nella primavera del 1955.
Palazzo Lana Berlucchi:
Guido era al pianoforte.
Risposi senza esitazione alle sue
domande, e nel salutarlo osai:
“E se facessimo anche
uno spumante
alla maniera dei francesi?”.
La sala dell’incontro a Palazzo Lana
Nella sua cantina di Borgonato in provincia di Brescia veniva prodotto da un gentiluomo locale, Guido Berlucchi, un vino da tavola che chiamava “Pinot del Castello”, vigneti vicini al castello di Borgonato. Quel vino però aveva un grosso problema si intorpidiva si cercò quindi l’aiuto di un enologo e nel 1954 conobbe Franco Ziliani, giovane enologo capace di risolve il problema della stabilità del “Pinot del Castello” il sogno di produrre un franciacorta che reggesse il confronto con i francesi.Solo nel 1961 si riuscì a produrre uno spumante di eccelenza che fu chiamato ‘Pinot di Franciacorta’.
Le storiche cantine a palazzo Lana
Si cercò di creare uno spumante di qualità accessibile a tutti con prezzi contenuti, che ora produce oltre quattro milioni di bottiglie e venduto in tutto il mondo.
Bottiglia prima produzione 1961.
I figlia di Franco Ziliani – Cristina, Arturo e Paolo ora conducono l’azienda con passione cercando di portare avanti la filosofia del padre.