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Ragionando si Impara! Degustazione di 6 Vini alla cieca

  • Ragionando si Impara! Degustazione di 6 Vini alla cieca


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Man mano che i vini venivano versati nei sei calici a disposizione dei commensali gli occhi di ognuno ne osservavano le sfumature del colore e la formazione degli archetti ai lati dei calici, per valutarne la qualità della consistenza. Poi portandoli al naso, si cercava di individuarne le differenze nell’espressione dei profumi. Per trovare poi delle conferme al sorso!
I vini erano sei: quattro Sangiovese Toscano e due alta Maremma/Bolgheri.
Avevamo la lista delle etichette ma le bottiglie erano coperte. Classico servizio alla cieca!

Per fare ordine si è subito cercato di individuare il peperone del Cabernet o l‘eleganza del Merlot per distinguerli dai Sangiovese.
Dopo alcune brevi perplessità ci siamo trovati d’accordo sui due calici corrispondenti alle bottiglie numero 5 e numero 6

Siamo passati ai Sangiovese:

Montevertine 2012
Montevertinemontevertine

Tenuta il Greppo 2010

Biondi e Santi

biondi

Castellare di Castellina 2001

I Sodi di San Nicolò

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Flaccianello della Pieve 2010

Fontodiflaccianelli

Impresa ardua, ma non ci siamo persi d’animo! Aiutati dall’esperienza della nostra tutor abbiamo ragionato assieme.

Subito è spiccato al naso, poi al palato, il tono stanco del numero tre che esprimeva un evidente cedimento strutturale con conseguente opacità e perdita di freschezza. Un vino stanco, cupo, che esprimeva un frutto ormai passato di maturazione e privo di fragranza. Un vino ancora piacevole ma in evidente calo grafico.
Il ragionamento unanime è caduto sul vino più datato: Castellare di Castellina 2001
Certi della nostra scelta abbiamo scoperto la bottiglia numero tre: era lui! Purtroppo una bottiglia sfortunata!

Poi l’attenzione è caduta sul numero due per il suo colore meno marcato rispetto agli altri e per la sua espressione olfattiva verso un frutto di impatto raffinato ed un contorno che ricordava legni profumati, cuoio giovane e tabacco biondo. Il sorso esprimeva grande freschezza che in modo equilibrato si fondeva bene con tannini dolci e la ricchezza dei sentori olfattivi che ritornavano poi al palato.
La memoria ci ha portati a degustazioni precedenti di Montevertine. E Montevertine era!

Ora l’ardua impresa di individuare i due restanti, due fuoriclasse!
Il calice numero uno meno espressivo al naso ma di grande classe al palato!  Il numero quattro tecnicamente perfetto con evidente passaggio in Barrique! Entrambi eccellenze!
Il numero uno esprimeva, nella sua grande qualità, un passaggio importante nel legno grande mentre il numero quattro degli evidenti ricordi di vaniglia, legno piccolo.
Una veloce consultazione sul metodo di vinificazione del Flaccianello e l’equazione è fatta: legno grande Brunello e legno piccolo Flaccianello!
Scoperte le bottiglie ne abbiamo avuto conferma!
Due grandi espressioni di Sangiovese!

Ora i due di Castagneto Carducci, vicini di casa!

Ca Marcanda Magari 2007
Gajamarcanda

Le Serre Nuove 2013
Ornellaiaserre

Il calice numero sei era strutturalmente perfetto e di estrema eleganza e di un caldo color porpora! Esprimeva, sia al naso che al palato, dei frutti di bosco freschi ed il peperone, classico dei Cab, era dolce, arricchiva e non disturbava. L’erbaceo era appena accennato, i tannini setosi, il sorso di grande avvolgenza ed una spezia dolce ne ricamava il tutto!  Di grande corpo, Intenso e di lunga persistenza. Estrema finezza! Grande armonia!
Il numero cinque era meno slanciato, meno elegante, il frutto meno espressivo, il peperone più cotto che fresco e l’erbaceo, seppur domato bene, non integrato in modo composto ma un po’ troppo presente. Tannini anche qui dolci, equilibrio un po’ spostato verso le morbidezze e di media persistenza al palato.
Sapendo che uno dei due era Gaja la scelta è caduta sul numero sei per la precisione, l’equilibrio e la grande eleganza che Gaja ha sempre saputo proporre!
E Gaja era!
Il numero cinque seppur di gran rispetto, non era il meglio che Ornellaia poteva offrire! Quello lo riserva ad altre bottiglie, si sa! Tuttavia un grande vino!
Bella serata, bella compagnia, ottimi vini!
Il mio preferito?
Montevertine, aggraziato e fine!  Un vero e proprio inno alla tradizione Toscana!
E Gaja, quasi perfetto!

Sommelier Paolo Papi di Sommelierdellasera.