E i vini Kosher?
Chiarito in maniera semplice ma efficace la differenza tra vini biologici, biodinamici, naturali e vegani, conosciamo i vini Kosher.
La parola “kosher” o “kasher” significa conforme alla legge, adatto, consentito.
Infatti è l’insieme delle regole religiose che dominano la nutrizione del popolo ebraico osservante.
La Bibbia elenca le leggi dell’alimentazione ebraica (Talmund) e tutte le categorie di cibi che non sono kosher, alcuni animali, uccelli e pesci (come il maiale e il coniglio, l’aquila e la civetta, il pesce gatto e lo storione), la maggior parte degli insetti e qualsiasi crostaceo o rettile.
La macellazione della carne di manzo e di pollo è un rito che deve essere eseguito da un Rabbino, guida spirituale della comunità ebraica deve conosce perfettamente le regole ed è autorizzato dalla Comunità Ebraica. Per i dettagli fare riferimento a http://www.kosheritaly.it/cosa-e-kosher/
Il vino kosher deve essere un vino adatto al consumo da parte di persone di religione ebraica, e deve essere ottenuto rispettando precise regole indicate dalla Torah.
Strumenti e ingredienti devono essere kosher e chi ci lavora deve essere ebreo osservante.
La certificazione kosher viene eseguita da un rabbino che esegue controlli continui a sorpresa, e si accerta che tutto venga eseguito alla perfezione.
– l’uva deve provenire da una vite con almeno quattro anni di età.
– il personale che lavora seguendo le indicazioni del tecnico di cantina e che può entrare in contatto con il vino.deve essere ebreo osservante .
–le sostanze per la produzione di vino devono essere kosher. Si può usare anidride solforosa, zuccheri in forma di mosto concentrato,bentonite, saccaromiceti (lieviti naturali) certificati kosher.
Molto importante sull’etichetta delle bottiglie di vino è indicato il nome del rabbino che ha effettuato i controlli.
Le certificazioni possono riguardare tre tipi di vino kosher:
– vino che si può bere quotidianamente ma non per lo Shabbat;
– vino per Pesach che non possono consumare i lieviti dei farinacei non devono contenere tracce di pane o pasta;
– vino yayin mevushal, può essere servito a tavola anche da non ebrei (gentili) vino pastorizzato, molto apprezzato dai più ortodossi.