CASALE DEL GIGLIO PETIT MANSENG BIANCO IGT 2019 CL.75 su Maccaninodrink.com
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CASALE DEL GIGLIO PETIT MANSENG BIANCO IGT 2019 CL.75 Vino Lazio
CASALE DEL GIGLIO PETIT MANSENG BIANCO IGT 2019 CL.75
Casale del Giglio è stata fondata nel 1967 dal Dott. Berardino
Santarelli, originario di Amatrice, e si trova nell’Agro Pontino in località Le
Ferriere, Comune di Aprilia, in provincia di Latina. Questo territorio rappresentava,
rispetto ad altre zone del Lazio e di altre Regioni d’Italia, un ambiente tutto
da esplorare dal punto di vista vitivinicolo. Per questa ragione nel 1985 si
diede vita al progetto di ricerca e sviluppo “Casale del Giglio”, autorizzato
dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio. I modelli di coltivazione
viticola ai quali si sono ispirate queste ricerche sono quelli praticati a
Bordeaux, in Australia ed in California, che sono territori esposti
all’influenza della costa, esattamente come l’Agro Pontino, che beneficia
dell’influenza del Mar Tirreno. I risultati di queste ricerche sono stati
convalidati dalla Comunità Europea con l’autorizzazione alla coltivazione in
provincia di Latina, a partire dal 1990, di nuovi vitigni raccomandati come lo
Chardonnay, il Sauvignon, il Syrah, il Petit Verdot, il Cabernet Sauvignon e,
successivamente, di altri. Ad oggi Casale del Giglio ha provveduto a
riconvertire a filare tutti i suoi 160 ettari di vigneto e ad introdurre nuove
varietà caratterizzate dall’alto grado di interazione qualitativa con il
Territorio. L’attuale produzione dell’azienda Casale del Giglio offre una gamma
di 20 prodotti (bianchi, rosati e rossi, una Vendemmia Tardiva, tre grappe e un
olio extra vergine).
Casale Del Giglio Petit Manseng Igt
- Uvaggio: 100% Petit Manseng da uve ben mature che, però, conservano un ottimo
tenore di acidità che garantisce la massima espressione varietale.
- Vinificazione: vinificazione in bianco con breve macerazione a freddo (7–8° C.) per
10–12 ore. Pressatura molto lenta e soffice, nel massimo rispetto del
frutto, seguita da decantazione statica naturale del mosto a 14–16° C.
Avvio spontaneo della fermentazione (per esaltare le caratteristiche
varietali ed aromatiche) con inoculo di lieviti al secondo giorno di
fermentazione. Dopo 10 giorni, finita la fermentazione (avvenuta a 18–20°
C.) il nuovo vino viene travasato e raffreddato onde evitare la
fermentazione malolattica. Imbottigliamento verso marzo/aprile, dopo lunga
permanenza sui lieviti.
- Colore: giallo paglierino brillante.
- Profumo: molto intenso, aromatico e speziato.
- Gusto: fresco, molto minerale, sapido, di ottima
struttura.
- Abbinamenti gastronomici: ideale
con lo “Scorfano di Ponza all’Acqua Pazza”.